PROCEDURE DIAGNOSTICHE

Scopri le procedure più utilizzate per diagnosticare i disturbi della vista, o per monitorarne lo stato presso lo Studio Oculistico Colaci.

 

Questo esame analizza le possibili alterazioni qualitative della visione che si possono imputare ad alterazioni dei mezzi diottrici dell’occhio. Permette dunque l’analisi della qualità visiva anche in un paziente emmetrope (che non utilizza lenti correttive).

Attraverso il campo visivo si ottiene un quadro della funzionalità delle fibre del nervo ottico. Utile nella diagnosi dei danni provocati dal glaucoma e nelle patologie neurologiche e fondamentale per controllare nel tempo l’evoluzione del quadro patologico.

Controllo del tono oculare nelle 24 ore.

È un trattamento laser che si utilizza per risolvere la cosidetta cataratta secondaria ossia l’opacizzazione della capsula posteriore del cristallino che si presenta talvolta dopo l’intervento di cataratta.

Si tratta di un esame fondamentale per il calcolo del potere del cristallino artificiale (IOL) da impiantare durante l’intervento di CATARATTA.

Valutazione della motilità oculare, della stereopsi, della convergenza, della visione binoculare per la cura dello STRABISMO  e dei disturbi della motilità oculare.

Si tratta di un esame della retina che si effettua con mezzo di contrasto (la fluoresceina o il verde indocianina) e si utilizza per lo studio del tessuto retinico e dei vasi nella diagnosi e follow up di numerose patologie (retinopatia diabetica, maculopatie essudative, corioretinite sierosa centrale, occlusioni arteriose e venose etc.) E’ utile per la valutazione dei trattamenti con fotocoagulazione laser.

È un trattamento laser che serve a “bruciare” delle zone della retina malate o a fissare la retina intorno ad aree patologiche come fori o lesioni. Si utilizza principalmente in patologie quali retinopatia diabetica (zone ischemiche), edemi maculari, rotture e degenerazioni periferiche della retina, occlusioni venose dei vasi retinici.

È un esame che analizza dal punto di vista anatomico la condizione delle fibre del nervo ottico per la diagnosi precoce del glaucoma.

È un trattamento laser che consiste nel praticare un forellino a livello dell’iride, si esegue in alcuni casi per ridurre la pressione intraoculare. E’ indicata nei casi di angolo camerulare occluso o occludibile e nelle situazioni di blocco pupillare; inoltre è indicata nel glaucoma pigmentario allo stadio iniziale per ridurre la dispersione di pigmento irideo.

Tale esame evidenzia non solo la morfologia delle cellule endoteliali corneali ma anche la loro distribuzione e numerosità. Utile nella diagnosi di patologie o irregolarità a carico delle cellule endoteliali corneali e nella valutazione pre operatoria degli interventi di chirurgia refrattiva e di cataratta.

È un’indagine diagnostica non invasiva che permette di creare una mappa della sensibilità della retina punto per punto, utile nel follow up dei pazienti ipovedenti, consente di valutare la funzionalità maculare.

È una tomografia a coerenza ottica che consente di analizzare con grande precisione lo spessore della retina, la sua conformazione e il rapporto tra i vari strati che la compongono. È un esame non invasivo che spesso viene consigliato insieme alla fluorangiografia. Viene usato soprattutto per la diagnosi di patologie quali degenerazione maculare senile, fori maculari, pucker, corioretinopatia sierosa centrale etc.

Questo esame permette la misurazione dello spessore corneale. Tale valutazione è fondamentale nella decisione della strategia operativa della chirurgia refrattiva ed anche per la diagnosi corretta del glaucoma in quanto fornisce l’indice di correzione della pressione intraoculare.

Esame topografico per lo studio anatomico della faccia anteriore e posteriore della cornea. Fondamentale per la diagnosi precoce di alcune patologie corneali e della loro evoluzione quali il CHERATOCONO ed altre ectasie corneali. Indispensabile per la valutazione  pre-operatoria  e post-operatoria  negli interventi di chirurgia refrattiva.

 

 

Nell’ipovisione causata da patologie retiniche e nelle ambliopie, è possibile oggi effettuare dei percorsi riabilitativi che consentono di massimizzare il residuo funzionale ed in alcuni casi di ottenere miglioramenti della performance visiva.

È un esame che fornisce una fotografia del fondo oculare, utile per la valutazione nel tempo delle patologie retiniche.

è un esame che permette di valutare la presenza e l’entità di una anomalia della posizione degli occhi (strabismo e forie), responsabile di sdoppiamento delle immagini. Tramite questo esame si è in grado di stabilire qual è il muscolo responsabile del difetto.
Il test è utile per la diagnosi ed il controllo di paresi o paralisi oculari; in caso di traumi orbitari e/o facciali per escludere sospetti incarceramenti muscolari. E’ inoltre richiesto in presenza di diplopia (visione doppia) ad insorgenza improvvisa.

È un test che valuta 6 polimorfismi in 5 geni e permette di stimare il rischio genetico di insorgenza e progressione della Degenerazione Maculare. 
La conoscenza acquisita del rischio genetico per la Degenerazione Maculare implica una attenta valutazione di tutti i fattori di rischio (età, fumo, obesità, esposizione eccessiva alla luce solare, ecc…) allo scopo di mettere a punto strategie terapeutiche tali da prevenire la perdita della funzione visiva. In caso di familiarità per la degenerazione maculare senile o di esposizione a fattori di rischio, è utile valutare insieme al proprio oculista, l’opportunità di effettuare il test per la valutazione del rischio genetico.

Sono esami che servono a valutare lo stato del film lacrimale sia in termini di quantità (schirmer test) che di qualità (Break Up Time), utili nella diagnosi di “occhio secco”cioè dell’alterazione dell’equilibrio che regola la secrezione e la distribuzione del film lacrimale. 

 

È la misurazione della pressione intraoculare. Fondamentale nella diagnosi di glaucoma.

Esame diagnostico che misura alcuni parametri della cornea quali la curvatura ed il potere. Utile nella diagnosi di alcune patologie della cornea e nella valutazione pre operatoria della chirurgia refrattiva.

È un trattamento laser utile nella cura del glaucoma. L’SLT utilizza una lunghezza d’onda particolare in grado di colpire solo le cellule contenenti melanina (componente pigmentata del trabecolato), liberando il trabecolato dalle ostruzioni l’umor acqueo defluisce più facilmente e la pressione tende a calare.

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Dott. Colaci Antonio | Specialista in Oftalmologia e Microchirurgia Oculare

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